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Il covo di Auricchio
  1. 17/4 9:13 chefti: To deny changes would be to deny realities. I'm using the plural on purpose<a href=http://www.chef-povar.com>.</a>
  2. 12/1 11:14 Minerva61: si, ma è un banner molto grande, devi farlo 88x31
  3. 10/1 12:30 Co': non riesco a scrivere nemmeno in tag bho!!!!!!!!!!! hai ricevuto il banner x l affiliazione????
  4. 8/1 0:10 Minerva61: si, probabilmente tu sei iscritto a forumcommunity e non a blogfree, per questo non ti accetta, comunque se vuoi puoi scrivermi nella tagboard, lì hanno tutti libero accesso
  5. 5/1 11:57 Co': scusami ma non riesco a sciverti nel blog non mi accetta il nik e la mia password x chè??devo fare qualche accesso particolare????
  6. 4/1 17:40 Minerva61: ok ti aspetto nel blog
  7. 4/1 14:44 Co': Ciao Minerva,ho messo il tuo banner nel mio forum,ti mando un mp col codice del mio banner
  8. 4/1 13:09 Co': capito tutto ok appena arriva il consorte ti scrivo!!!!!!!!!!!!!saluti Co'
  9. 4/1 10:15 Minerva61: co' questo è il forum, vieni nel blog che lo uso di più,k questo è l'indirizzo: http://auricchio.blogfree.net
  10. 3/1 14:13 Co': non trovo la sezione per gli affiliati
  11. 3/1 14:05 Co': ciao minerva

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B_NORM    
view post Posted on 2/1/2010, 00:31 by: Minerva61Reply

Renato è l'unico





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Mi sento stanca, di quella stanchezza buona, profonda, lineare, fisicamente intatta e indisturbata, che si compiace del suo molle sopore. L'automobile mi riporta a casa. E' sufficiente socchiudere gli occhi, ed eccomi sola. Con un unico accompagnatore: Renato Zero e la sua musica.

Il mio amore per lui, che dura ormai da oltre trent'anni, nacque in sventagliate oasi di luce: al mare, in estate, lo ascoltai la prima volta; sempre al mare, tempo dopo, lo vidi in tv: ed era proprio Capodanno, un Capodanno del '78 trascorso ancora in famiglia, assieme a un cugino già adolescente. Poi ancora al mare, finalmente dal vivo. Allora esilissimo, irriverente, sfacciato, fin troppo provocatorio, un capolavoro di glam e di follia, il giovanotto nudo, come in seguito l’avrei chiamato, portava avanti una protesta tutta intima dove il sesso celava una spiritualità inattesa, da bimbo ferito.

Quel desiderio di colore non era nato forse in un’anima troppo costretta al buio? Di “anime buie” avevo appunto parlato in un post del maggio scorso ispirato a Salvami, brano antichissimo riproposto anche nell'ultimo tour di Zero, conclusosi poco prima di Natale. Lo scorso dicembre milanese è stato, a tutti gli effetti, un mese "renatesco", iniziato con l’imprevedibile Zero Day allo Iulm e suggellato da tre trionfali concerti. Renato – anche coreografo - ha concepito il palcoscenico come un immenso ventaglio, che si apriva e si chiudeva con la maestosità e la leggiadria di enormi ali di farfalla, dal ritmo cadenzato, solenne e mellifluo insieme; e impreziosito da ologrammi dove comparivano gli antichi costumi di scena e le copertine dei suoi numerosi album. Uno show essenziale ma ricco, di musica e di voce, talora potente talora carezzevole, sofferta e grintosa, ma mai invasiva, sempre calibrata.

Con la maturità Zero, che non è mai stato immune da certi barocchismi, sembra voler rinunciare all’orpello con la consapevolezza che, su quel palco, basta davvero solo lui. E avanza, anche. È significativo che abbia aperto questo suo nuovo percorso con Vivo, tratto da quell’album fatale che, da solo, gli avrebbe comunque regalato un spicchio d’eternità nel mondo della musica moderna: Zerofobia. Si trattava, già dal lontano ’77, d’un manifesto programmatico, tanto più efficace quanto involontario.

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Renato è vissuto e sopravvissuto, spingendosi oltre sé stesso, accettando qualche compromesso secondo al...

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B_NORM    
view post Posted on 29/12/2009, 23:54 by: Minerva61Reply

Quarantenne scomparsa da casa ritrovata ad Assago da Renato Zero





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"Sorcini" in occasione dei due recenti concerti a Padova



Aveva provato ad avvicinare l’artista anche nella due giorni di concerti alla Fieda di Padova, ma aveva ricevuto un rifiuto.

Voleva parlare con Renato Zero, ad ogni costo. Voleva probabilmente confessare l’amore per le sue canzoni, dopo anni di silenzio. Ha provato ad incontrarlo nel weekend in cui è rimasto a Padova e di fronte al suo diniego, non si è data per vinta. Una quarantenne residente in centro, madre di tre figli, sabato mattina, ha lasciato la sua abitazione. Il marito, disperato, ne ha denunciato la scomparsa. Questa è la storia di una «sorcina» pronta a tutto.

Ecco quindi un giorno intero di ricerche, con tanto di segnalazione ai carabinieri. Ma verso sera l’arcano è stato risolto. La donna si trovava ad Assago, dove era in programma il concerto del suo idolo.

LA SCOMPARSA. - Sabato mattina il marito della quarantenne si rivolge ai carabinieri di Prato della Valle. Denuncia la scomparsa della moglie, che non risponde neppure al telefono. I militari dell’Arma, coordinati dal luogotenente Giancarlo Merli, si mettono in moto. Perlustrano la città, ma niente. Poi inviano un fax alla Telecom, con la richiesta per utilizzare il tecnologico servizio chiamato positioning.

L’INDIVIDUAZIONE. - Si tratta di un sistema che sfrutta le celle dei ripetitori di telefonia mobile. Dopo qualche ora di attesa, verso sera, la compagnia telefonica autorizza la ricerca. La donna viene individuata. Si trova a Milano, precisamente ad Assago, dove sta per iniziare il concerto di Renato Zero.

LA STORIA. - Tutto nasce dalla grande passione per il cantante. Una passione ai limiti del fanatismo. La quarantenne si era messa in testa di riuscire a parlarci, di scambiare due chiacchiere. E si era illusa che la due giorni di concerto a Padova fosse l’occasione buona per provarci. È riuscita persino a sapere l’ hotel in cui alloggiava e si è presentata lì all’ora di cena chiedendo di incontrarlo.
Gli addetti del suo staff gli hanno girato la richiesta, ricevendo però un netto rifiuto. Ma la donna non si è data per vinta. E sabato mattina è partita all’alba senza dire nulla al marito. Ha preso il primo treno per Milano, piena di sogni e speranze. Ha affittato persino una stanza in albergo, in modo da trascorrere le ore che la separavano dall’evento.
Ed è proprio lì che i carabinieri di Milano, messi in allerta dai colleghi di Prato della Valle, l’hanno trovata in ser...

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Comments: 0 | Views: 54Last Post by: Minerva61 (29/12/2009, 23:54)
 

B_NORM    
view post Posted on 13/12/2009, 23:22 by: Minerva61Reply

Premio Videoclip Italiano 2009: Renato Zero ospite della seconda giornata






Renato Zero è stato il protagonista della seconda giornata del PVI – Premio Videoclip Italiano tenutasi oggi pomeriggio all’Università IULM di Milano. L’artista romano ha ricevuto il premio davanti ai suoi fan e ad alcuni studenti dell’ateneo: “Nessun artista in Italia ha mai avuto l’attenzione che hai avuto tu per le arti visive”, ha motivato Domenico Liggeri, direttore artistico del PVI. “Mi prendo questo premio”, ha risposto Zero, “e sono molto contento anche perché in vita mia di premi ne ho ricevuti solo due: uno dal padre eterno quando mi ha fatto venire al mondo anni fa per partecipare a questo grande spettacolo che è la vita, e il secondo è questo di oggi”.

“Mi sono già fatto abbondanti scorpacciate di università, come quella di Roma, di Napoli”, ha continuato l’artista, “La cultura ci può davvero salvare e farci sentire meno emarginati di quello che la società di oggi ci fa sentire. Non esiste un orario e un’organizzazione temporale per l’impegno artistico, bisogna rassegnarsi all’idea che la casa e il palcoscenico finiscano per essere un tutt’uno.

E’ interessante la prospettiva di essere gitani sempre, di godere di un’apertura con la tolleranza, avere il tempo giusto per attingere da tutti ed essere in qualche modo un contatto continuo con una migliore espressività. L’artista non è quello che produce, è quello che è. Alcuni hanno costituzionalmente negli occhi, nelle forme, nella fisicità questa grande capacità di stupire, senza aver bisogno di parlare".

L'intervento di Renato Zero è sfociato poi in un acceso dibattito sulla comunicazione con i fan e gli studenti dello IULM presenti: "Le raccomandazioni non vi mandano da nessuna parte", ha concluso, "Se non avete le ossa e il carisma per superare le intemperie, non servono. Poi, nella vita, ci si aggiunge l’istinto, le intenzioni, le esperienze sul campo, e tutto il resto, è eternità". Domani, 11 dicembre, la premiazione dei migliori videoclip mainstream ed indipendenti chiuderà l'edizione 2009 del PVI.
Comments: 0 | Views: 45Last Post by: Minerva61 (13/12/2009, 23:22)
 

B_NORM    
view post Posted on 13/12/2009, 23:15 by: Minerva61Reply

Assago Il «re dei sorcini» Al Forum con ZeroNovetour





Andare controcorrente è sempre stata la sua specialità. E ancora oggi, alla soglia dei sessanta, nonostante abbia smesso i panni della trasgressione, non ha perso il gusto di stupire. Pensate a quel che ha combinato quest'anno.

Già, perché per la prima volta in Italia un cantautore pop del calibro, dello spessore e della popolarità di Renato Zero, ha deciso di produrre e commercializzare la propria musica senza multinazionali del disco.

Dopo il divorzio con la Sony BMG, il 59enne cantautore romano ha infatti affidato «Presente», album numero 30 in carriera, ai discografici lodigiani di Tattica. Una scelta all'insegna dell’autoproduzione, dell’italianità spinta e del «piccolo è bello», iniziativa premiata. Nello specifico: tre volte disco di platino e 250mila copie vendute.
Da «Professore» fino alla conclusiva «Dormono tutti», «Presente» ha rappresentato una sorta di rinnovata dichiarazione di intenti del «re dei sorcini» che tutto sembra volere fuorché abdicare.

Canzoni con le quali l'ex eccentrica popstar non ha rinunciato nemmeno per un attimo al suo poetare popolare ma anche ironico su tutto quanto fa vita e nemmeno alle sue inconfondibili melodie ariose. Canzoni che ora fanno da ossatura portante al suo "ZeroNovetour", domani al Forum di Assago (ore 21) per l’ultimo di tre concerti «sold out». Un trionfo di popolo a riprova di come Renato Zero sia uno degli artisti più amati e seguiti in Italia.

Dimenticate però quegli spettacoli che col crescere del suo successo erano diventati follie circensi. Stavolta il nostro, seguito da almeno due generazioni di pubblico e accompagnato per l’occasione oltre che dalla sua band anche dall'Orchestra Prato Ensemble, ha puntato su una scenografia minimalista. Al centro della scena lui, l'irriducibile Renato che, alla faccia dei 35 anni di carriera, è ancora in sella e alla costante ricerca della sua strada.


fonte:Il Giornale.it
Comments: 0 | Views: 43Last Post by: Minerva61 (13/12/2009, 23:15)
 

B_NORM    
view post Posted on 10/12/2009, 23:15 by: Minerva61Reply

Renato Zero, Pooh e Finley al festival Premio videoclip italiano



Si è aperta ieri, mercoledì 9 dicembre a Milano, con la consegna del premio alla Videografia ai Finley, per continuare oggi, giovedì 10 dicembre, e concludersi venerdì 11 dicembre, l’11^ edizione del Premio Videoclip Italiano, la manifestazione che celebra la migliore musica in video dell’anno.

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RENATO ZERO, POOH, FINLEY e IL GENIO sono solo alcuni degli artisti che saliranno sul palco del PVI 2009, non solo per ritirare i loro riconoscimenti ma anche per rendere onore ad un arte che in più di vent’anni ha cambiato il modo di fruire la musica.

Il Premio Videoclip Italiano anche quest’anno si avvale del sostegno dell’Assessorato agli Eventi del Comune di Milano. É proprio l’assessore Giovanni Terzi ad aprire la manifestazione insieme a Domenico Liggeri (direttore del PVI) e a Franco Zanetti (direttore editoriale di Rockol) durante la conferenza stampa di presentazione di oggi. In questo contesto sarà consegnato il primo riconoscimento, un “Premio Speciale per la videografia” ai Finley.

"L’undicesima edizione del PVI premia l’arte di Renato Zero e dei Finley – commenta l’assessore Giovanni Terzi - Due diverse realtà del panorama musicale italiano che dimostrano la versatilità del comparto musica. Due diverse realtà che trovano un punto di incontro nella passione creativa e nell’entusiasmo dei fan, sempre pronti a sostenere i propri miti, in una città – Milano – che ben rappresenta le molte sfaccettature di questo mondo".

La manifestazione proseguirà domani, giovedì 10 dicembre (a partire dalle ore 10.00), con una giornata speciale dedicata al viaggio nella musica visiva di RENATO ZERO. L’artista, impegnato proprio in questi giorni in una serie di concerti tutti sold out al Mediolanum Forum di Assago, MILANO (11-12-14 dicembre) arriverà nel pomeriggio per incontrare i fan e ritirare il suo premio. Alla lezione-incontro con Renato Zero parteciperanno il critico cinematografico Gianni Canova e lo storico della videomusica Domenico Liggeri. L’ingresso in Aula Magna è esclusivamente a inviti, per informazioni [email protected].

Il Premio Videoclip Italiano giungerà poi al suo momento clou venerdì 11 dicembre, quando, alle ore 15.30 presso l’Aula Magna dell’Università IULM di Milano (via Carlo Bo, 1), si terrà la “Cerimonia di Premiazione” con la consegna dei riconoscimenti ai più bei videoclip italiani del 2009 (ingresso libero fino ad esaurimento posti).
Alla presenza di musicisti e registi saranno consegnati i premi ai vincitori della sez...

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Premiazioni
Comments: 0 | Views: 43Last Post by: Minerva61 (10/12/2009, 23:15)
 

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view post Posted on 10/12/2009, 18:39 by: Minerva61Reply

Zero: "In tour con grande energia" - "Il sesso? L'ormone non può aspettare"





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"I grandi sentimenti possono pure aspettare, l'ormone no". Lo dichiara Renato Zero a "Donna Moderna". Il cantautore attualmente in tour con il suo ultimo album, "Presente", confessa di dare ancora molta importanza al sesso, ma con certe cautele. Intanto il tour va a gonfie vele: "Le platee esaurite mi riempiono di orgoglio anche se mi responsabilizzano - dice -. E' un risultato da onorare".

Le serate già esaurite in prevendita sono ben 30, un successo che ripaga Renato di tutte le fatiche fatte. "Il disco mi aveva portato via un sacco di energie - spiega -. Ho dovuto riunire le forze prima di portarlo sul palco; ora però ne sto raccogliendo i frutti". Zero inoltre rivendica la scelta dell'auto-produzione dell'album, una decisione coraggiosa ma che alla fine è risultata una scommessa vinta: "Mi pareva necessario staccarsi da una tradizione discografica obsoleta - dice -, e aver venduto 300 mila copie in sette mesi è un incentivo in più".

Altri stanno seguendo il suo esempio. "Anche Mario Biondi è appena uscito con la nostra etichetta, la 'Tattica' - prosegue -, e sicuramente continueremo su questa strada". Per quanto riguarda la vita privata invece confessa di dare ancora molta importanza al sesso, ma con certe cautele: "L'ormone va gestito. Se uno sbaglia i tempi, finisce che per una notte di sesso mette a repentaglio tutta la sua vita". Vita che Zero comunque non sembra preoccuparsi di dover lasciare, visto le condizioni in cui versa la nostra società. "Se il mondo va avanti su questa china - chiosa -, doverlo lasciare non mi sembrerà una gran perdita".



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Interviste,
Zero tour
Comments: 0 | Views: 80Last Post by: Minerva61 (10/12/2009, 18:39)
 

B_NORM    
view post Posted on 8/12/2009, 22:53 by: Minerva61Reply

Padova, 12 mila per Zero




«Cinque, quattro, tre, due, uno… Zero!». In dodicimila, venerdì 4 e sabato 5 dicembre, al PalaFiera di Padova non vedevano l’ora di ascoltare la voce di Renato Zero, chiamandolo più volte, come da tradizione, con il countdown.

Sono le 21,30 in punto quando il palcoscenico, costruito con tre enormi paraventi meccanici a ventaglio nascondere la band, si apre e si chiude per fare entrare lui, Renato Fiacchini, completo nero con tanto di bombetta abbinata.

La musica inizia con «Vivo», hit di Zerofobia, poi due canzoni dell’ultimo «Presente», «Ancora qui» e «Questi amori». Alla quarta canzone, la storica «Emergenza noia», il palco finalmente si scopre mostrando la band che segue «Renatone» nel suo «Zeronovetour»: Danilo Madonia (tastiere), Paolo Costa (basso), Rosario Iermano (percussioni), Giorgio Cocilovo (chitarra), Fabrizio «Bicio» Leo (chitarra), Mark Harris Baldwin (pianoforte), Lele Melotti (batteria) e i 26 elementi dell’Orchestra Prato Esemble.

La scaletta è pensata per far ascoltare ai «sorcini» l’ultimo album. Dodici canzoni di «Presente» si mischiano alle «storiche», pescate più dagli ultimi decenni, per formare alla fine una scaletta di tre ore di musica e 26 brani. Grandi emozioni per «Qualcuno mi renda l’anima» (da «Invenzioni» del 1974), racconto di violenze sui bambini, accompagnato da immagini toccanti. Zero, più sobrio nei vestiti rispetto a tour precedenti, non rinuncia ai cambi d’abito (saranno nove a fine concerto) che giocano più sul colore (rosso, blu, grigio, nero bianco) che sugli eccessi.

Passano canzoni nuove come «Ambulante» e «Quando parlerò di te», affiancati da passate hit come «Morire qui», «113» e «Figaro», senza rinunciare ai lunghi monologhi con il pubblico in cui racconta il suo «Zeropensiero». «Ricordo di quando agli inizi venivo da queste parti e gente come voi mi faceva spazio al centro delle piste da ballo per poter esprimere me stesso, dedico a loro questo concerto – dice Zero- erano tempi in cui ogni volta si rischiava la pelle, un boa di struzzo faceva più paura di uno vero”. Il concerto saluta il pubblico con una pioggia di neve e un brindisi su “Buon Natale”. Il bis è l’attesa “I migliori anni della nostra vita”, poi tempo per l’inedito “Gli unici” e il saluto commesso ai “sorcini” padovani “Grandiiiiiiiii! Non dimenticatemi!”.
Comments: 0 | Views: 43Last Post by: Minerva61 (8/12/2009, 22:53)
 

B_NORM    
view post Posted on 7/12/2009, 01:13 by: Minerva61Reply

Zero: «Nella vita l'assenteismo non è tollerabile»




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PADOVA. 4 dicembre 2009 - Renato Zero questa sera e domani sera infiammerà l'Arena Spettacoli della Fiera di Padova. Pochi in biglietti ancora in vendita per la serata odierna mentre maggiore è la disponibilità per domani. I due concerti rappresentano le uniche due date per il Nordest del «Zeronovetour» che sinora ha fatto registrare ben 30 sold-out in prevendita. Il cantautore romano sarà accompagnato dai 26 elementi dell'orchestra Prato Ensemble oltre che da una solida band.

Il gruppo è composto da Danilo Madonia alle tastiere, Paolo Costa al basso, Rosario Iermano alle percussioni, Giorgio Cocilovo alla chitarra, Fabrizio Leo alla chitarra, Mark Harris Baldwin al pianoforte e Lele Melotti alla batteria. Abbiamo intervistato il cantautore romano.

La predilezione per l'orchestra non rappresenta una novità, gli archi erano presenti anche nei suoi primi successi come «Mi vendo».
«Ho sempre amato l'orchestra perché è uno strumento meraviglioso che però va rispettato con delle buone partiture».

La scaletta del tour comprende le canzoni del nuovo album «Presente» ma anche brani non scontati del passato.
«Ho voluto coraggiosamente dimostrare che quando si ha un repertorio di alto livello è necessario metterlo in vetrina. Ho inserito in scaletta "113" del '73, un brano con arrangiamenti che sembrano scritti ieri. Poi, riproporrò "Qualcuno mi renda l'anima", una canzone con cui, 40 anni fa, ho denunciato l'orrore della pedofilia. Due brani che all'inizio degli anni '70 hanno rappresentato una rottura nella canzone italiana dell'epoca».

Quando lei è arrivato al grande successo con «Zerofobia» e «Zerolandia», nonostante il suo look trasgressivo e i temi forti dei testi, è riuscito a conquistare un'Italia che sembrava bacchettona.

«Sulle persone che mi hanno discriminato e hanno tentato di non farmi lavorare potrei scrivere libri ma sulla gente non ho niente da dire, anzi. Gli italiani mi hanno subito capito e apprezzato, nonostante una canzone come "Mi vendo" avesse un testo forte per l'epoca. Credo di avere colto il desiderio di cambiamento del pubblico».

Quasi a voler contraddire chi la credeva il paladino della trasgressione, fin dall'inizio ha invitato i fans a non «gettare i sentimenti in fondo al cesso» («Sesso o esse»).
«Ho sempre cercato di parlare della libertà nelle mie can...

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Interviste
Comments: 0 | Views: 55Last Post by: Minerva61 (7/12/2009, 01:13)
 

B_NORM    
view post Posted on 5/12/2009, 20:24 by: Minerva61Reply
Questa sera Renato Zero apre un mese di dicembre di grandi concerti



Questa sera all’Arena Spettacoli della Fiera di Padova ci sarà il primo dei due concerti in programma nella nostra città del grande Renato Zero. Con il concerto di questa sera inizierà un indimenticabile mese di dicembre per i padovani amanti della musica italiana che potranno contare anche su Claudio Baglioni ed Eros Ramazzotti.

Dicembre é il mese del Natale e dei regali. E Padova si é fatta veramente dei regali fantastici organizzando una serie di concerti dei migliori interpreti della musica leggera italiana. Un tris di straordinari interpreti romani : Renato Zero, Claudio Baglioni ed Eros Ramazzotti.

E il primo pacco lo potrete scartare questa sera presso l’Arena Spettacoli della Fiera di Padova dove vi farà emozionare con la sua voce e le sue straordinarie canzoni, il grande Renato Zero. Ma i “sorcini” padovani e non potranno godersi la voce del grande Renato anche domani sera, nel secondo concerto in programma nella nostra città. I biglietti per la prima serata sono quasi esauriti, ma per la seconda ce ne sono ancora. Per informazioni basta cliccare su www.zedlive.com ( biglietti da 34 a 50 euro).

Claudio Baglioni farà ancora di più, con ben tre concerti consecutivi a Padova. Non sono molti i cantanti che possono permettersi il lusso di fare tre serate consecutive con tutti i biglietti o quasi esauriti. Baglioni é uno di questi, un cantante che ha fatto la storia della nostra musica e le cui canzoni sono in un modo o nell’altro la colonna di alcuni attimi della nostra vita. Il cantante di “Questo piccolo grande amore” sarà in scena nella città del Santo nelle sere del 10 , 11 e 12 dicembre presso il Gran Teatro di Padova. E per trovare i biglietti potete cliccare su www.zedlive.com ( prezzi a partire da 40 euro).

E infine il cerchio si chiuderà con il concerto di Eros Ramazzotti previsto per il 19 dicembre. La sua unica data nel nord est. Un gradito ritorno per presentare tutti i suoi nuovi successi e per regalare al pubblico anche quelle canzoni vecchie, che però fanno sempre sognare.
Comments: 0 | Views: 29Last Post by: Minerva61 (5/12/2009, 20:24)
 

B_NORM    
view post Posted on 26/10/2009, 00:55 by: Minerva61Reply

Renato Zero più “Presente” che mai






Intervista con il cantante romano che dopo l'ultimo album autoprodotto si appresta a vivere un tour in tutta Italia per un emozionante abbraccio con il pubblico. Coraggioso ed anticonformista come sempre, Renato Zero abbandona le major e traccia un nuovo cammino per la musica italiana. Non era facile tornare dopo tre anni, ma lui anche questa volta ha fatto centro ed il suo “Presente” è balzato subito ai vertici delle classifiche dei dischi più venduti


Molto più di un cantante. Un “cantattore”, un chanosonnier dalle grandi doti istrioniche. In due parole, Renato Zero. Dopo tre anni di assenza ritorna con “Presente”, un disco composto da diciassette brani, ed è subito successo: l'album entra direttamente al primo posto delle classifiche ed in una sola settimana è già disco di platino. “Presente”, però, non è solo l'ultima fatica del Renato nazionale ma una scelta coraggiosa. Si tratta, infatti, della prima volta nella storia della discografia italiana che un artista importante non si avvale di una major per la produzione, il marketing e, soprattutto, la distribuzione del proprio album. Lui non si guarda indietro e continua senza rimpianti, sostenuto dall'appoggio dei fan che si preparano ad applaudirlo nell'imminente tour italiano che partirà ad ottobre.

Renato, dopo tre anni di assenza, esce l'album “Presente”. Come nasce la scelta di questo titolo, quasi un urlo?

Coincide con la riacquisizione di una libertà professionale molto forte e definitiva. Finalmente gestisco il mio repertorio in prima persona e ciò mi consente di avere con il pubblico un rapporto diretto, senza la mediazione di strani interlocutori. Credo sia sostanzialmente questo ciò che dà il sapore a “presente”, un'affermazione decisa, ricca di serenità e felicità.

Ha deciso di autoprodurre l’album. All'interno riserva parole dure al mondo della musica e delle multinazionali che la gestiscono. Secondo lei in che direzione stiamo andando?

La musica non ha più bisogno dell'egemonia delle multinazionali. Non serve una corporazione di gente che si adopera per far arrivare il messaggio con forza ed un significato preciso. La musica che viene prodotta oggi ha facilità di collocazione; viene realizzata in spazi modesti, senza altissime tecnologie e molti dei dischi che circolano sono stampati da etichette indipendenti, da artisti che non hanno ottenuto la benedizione delle major.

In una sua canzone definisce “non facili” i ritorni, parla del suo disco o in generale?

In generale, andare è sempre più facile che tornare. Quando si torna dopo un certo periodo ...

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Interviste,
Zero tour
Comments: 0 | Views: 56Last Post by: Minerva61 (26/10/2009, 00:55)
 

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