Friends
Friend

Il covo di Auricchio
  1. 17/4 9:13 chefti: To deny changes would be to deny realities. I'm using the plural on purpose<a href=http://www.chef-povar.com>.</a>
  2. 12/1 11:14 Minerva61: si, ma è un banner molto grande, devi farlo 88x31
  3. 10/1 12:30 Co': non riesco a scrivere nemmeno in tag bho!!!!!!!!!!! hai ricevuto il banner x l affiliazione????
  4. 8/1 0:10 Minerva61: si, probabilmente tu sei iscritto a forumcommunity e non a blogfree, per questo non ti accetta, comunque se vuoi puoi scrivermi nella tagboard, lì hanno tutti libero accesso
  5. 5/1 11:57 Co': scusami ma non riesco a sciverti nel blog non mi accetta il nik e la mia password x chè??devo fare qualche accesso particolare????
  6. 4/1 17:40 Minerva61: ok ti aspetto nel blog
  7. 4/1 14:44 Co': Ciao Minerva,ho messo il tuo banner nel mio forum,ti mando un mp col codice del mio banner
  8. 4/1 13:09 Co': capito tutto ok appena arriva il consorte ti scrivo!!!!!!!!!!!!!saluti Co'
  9. 4/1 10:15 Minerva61: co' questo è il forum, vieni nel blog che lo uso di più,k questo è l'indirizzo: http://auricchio.blogfree.net
  10. 3/1 14:13 Co': non trovo la sezione per gli affiliati
  11. 3/1 14:05 Co': ciao minerva

Smilies

1 user(s) online
F_ACTIVE
1 guests
0 members
0 Anonymous Members
[ View Complete List ]


Last comments


Statistics
F_STATS
Vampiri have:
14 articles, 0 comments

Most users ever online was 26 on 13/8/2022, 06:34


Calendar



B_NORM    
view post Posted on 15/8/2009, 00:26 by: Minerva61Reply

I VAMPIRI... Secondo i Bulgari...



Secondo i Bulgari nove giorni dopo il funerale il vampiro tornava sulla terra in forma aerea non per procurare del male ai viventi, ma solo per fare loro qualche dispetto. Egli non sentiva il bisogno di nutrirsi di sangue umano, salvo nel caso in cui avesse del tutto esaurito le proprie riserve di sostentamento. Il quarantesimo giorno dopo il decesso, quando nelle tradizioni dell'Europa orientale l'anima doveva staccarsi completamente dal corpo, secondo le credenze bulgare il vampiro usciva con il proprio corpo dalla tomba. Si rendeva necessario, allora, bruciarlo e, dopo averlo inseguito con l'immagine di un santo, «imbottigliarlo» e gettare immediatamente la bottiglia sul fuoco. E impossibile che il vampiro così imprigionato potesse essere una salma; evidentemente si trattava di uno spirito o di un fantasma con connotazioni vampiriche.


tratto da "Vampiri Europei e Vampiri dell'aria Sciamanica" di Carla Corradi Musi - Rubbettino Editore - 1995





Krvopijac

Vampiro originario della Bulgaria. Il Krvopijac diventa tale per aver commesso atti sacrileghi; il caso più frequente è l'orgia praticata durante il periodo di Quaresima. Per inchiodare definitivamente il Krvopijac nella tomba, bisogna mettere nella sua bara un ramo spinoso di rose selvatiche.










Obour
Vampiro originario della Bulgaria, analogo al connazionale chiamato «Krvopijac».

tratto da " I Vampiri" di M.D. Cammarota jr - Fanucci Editore












Prima generazione: Caino





Nella Bibbia sono molti i riferimenti al sangue, forse il primo in assoluto è quello relativo allo scontro fra Caino ed Abele.
Secondo alcune "tradizioni" la stirpe dei vampiri discenderebbe proprio da Caino, ma quali motivazioni hanno portato a credere tale cosa? L'uccisione di Abele per mano di Caino non fu un evento del tutto inatteso per i genitori, Adamo ed Eva.
Eva infatti aveva visto in sogno il sangue di Abele scorrere nella bocca di Caino che lo beveva avidamente, mentre il fratello lo supplicava di non prenderglielo tutto.

Questo sogno di Eva ricorda fin troppo da vicino il mit...

Read the whole post...



Tags:
vampiri
Comments: 0 | Views: 1,054Last Post by: Minerva61 (15/8/2009, 00:26)
 

B_NORM    
view post Posted on 14/8/2009, 22:25 by: Minerva61Reply

STORIA DI VAMPIRI




image
Affinché si possa condurre uno studio scevro di pregiudizi circa i vampiri, è innanzitutto necessario spazzare via dalla propria mente il concetto che essi facciano parte di antiche superstizioni o che siano nati dalla fantasia degli scrittori. I vampiri sono sempre esistiti ed esistono tuttora. Già all'interno di necropoli preistoriche sono stati rinvenuti cadaveri che recano delle pietre piantate nel corpo, ciò fa supporre la credenza in quei popoli che taluni individui potessero tornare dall'aldilà qualora non venissero uccisi secondo un ben preciso rituale.
Che la tradizione dei vampiri tragga origine dalla vita del conte Vlad Tepes (1430-1476), detto l'impalatore, a cui il romanziere Bram Stoker si sarebbe ispirato per la sua opera "Dracula" (1897), rappresenta quindi una grossolana falsità. Su alcune iscrizioni tombali persiane risalenti al 2300 a.C. è raffigurato un uomo che lotta contro un mostro intenzionato a succhiargli il sangue. La stessa tipologia di reperti compare già nel VII secolo a.C. anche in Cina, Assiria, presso i Maya, gli Indiani, i Polinesiani ed anche presso i discendenti dei Vichinghi. Le coincidenze tra le svariate testimonianze di popolazioni così distanti e diverse tra loro per cultura e credenze religiose dovrebbero far riflettere anche quegli studiosi intellettualmente microdotati che di norma affrontano l'argomento negando l'esistenza effettiva del fenomeno.

È possibile studiare i vampiri solo se si posseggono le corrette informazioni di matrice occulta riguardanti il corpo astrale e la vita dell'individuo dopo la morte. Si noti per inciso che l'irlandese Bram Stoker, occultista di una certa fama, era affiliato alla Golden Dawn (tale affiliazione è segnalata ne "Il mattino dei maghi", di Pauwels e Bergier), società esoterica di cui fecero parte molti personaggi in vista del tempo, tra cui ricordiamo il poeta simbolista William Butler Yeats, il Gran Maestro Samuel Liddel Mathers (meglio conosciuto come Mc Gregor Mathers), Arthur Machen, Thomas S. Elliot, Algernon Blackwood, Rudyard Kipling... e il noto mago/occultista Aleister Crowley, che negli anni successivi avrebbe riportato in auge la magia cerimoniale.
Stoker possedeva dunque il genere di conoscenze indispensabili al fine di trattare l'argomento secondo il rigore delle scienze occulte. Compì inoltre una meticolosa ricerca sulle leggende e le antiche tradizioni popolari, e infine si ispirò alla figura del conte Vlad per ammantare di nobiltà e di storicità il suo personaggio, ma pare che tale conte nulla avesse a che ve...

Read the whole post...

Comments: 0 | Views: 15Last Post by: Minerva61 (14/8/2009, 22:25)
 

B_NORM    
view post Posted on 14/8/2009, 22:13 by: Minerva61Reply

SULLE TRACCE DEI VAMPIRI




image
Dai primi miti greco-romani, probabilmente influenzati da miti più antichi provenienti dall'Oriente, la leggenda del vampiro si è diffusa nell'Europa dell'Est e da qui in tutto l'Occidente. Questa, però, si rivelò molto più di una semplice leggenda, ma una vera e propria epidemia, che venne documentata fin dal Seicento. Si parte dal 1672 in Istria con il vampiro Giure Grando di Coriddigo, quindi in Grecia (1701), Prussia Orientale (1710 e 1721), Ungheria (1725-30), Serbia (1725-32), Slesia (1755), Valacchia (1756), Russia (1772) e via discorrendo. In ognuno di questi casi, gli inquisitori produssero una vasta e dettagliata documentazione, in cui venivano descritte esumazioni di cadaveri, che presentavano crescita di capelli e unghie dopo la morte, colorito acceso e che emettevano urla strazianti e inumane una volta che veniva tagliata loro la testa e infilato un paletto nel cuore, il tutto rilasciando dalle ferite così inferte fiotti di sangue fresco (per chiunque abbia una minima base di tanatologia sarà facile riconoscere i classici segni della decomposizione, infatti la crescita di capelli, unghie e denti è dovuta al ritiro dei tessuti, così come il fluido rosso, erroneamente scambiato per sangue, non è nient'altro che un classico prodotto provocato dalla decomposizione degli organi interni, per quanto riguarda la temperatura elevata dei liquidi putrescenti invece, si deve sapere che durante il processo post-mortem di "digestione batterica" viene prodotto calore). Molte furono le personalità che si occuparono di vampiri, ottenendo, a buon diritto, il titolo di vampirologi (Don Augustin Calmet, Collin De Plancy, Montague Summers), ma la summa sull'argomento è un'opera di oltre 900 pagine redatta dall'abate Augustin Calmet, Dissertation sur les Apparitions des anges, des démons e des esprits et sur les revenants et vampires de Hongrie. Calmet raccolse nel suo tomo tutte le testimonianze e le leggende sui vampiri (denominati revenants, spettri che ritornano), cercando anche di dare spiegazioni razionali ai fenomeni: morti apparenti, differenti gradi di decomposizione, e altre ancora. La spiegazione che però l'abate proponeva più spesso era quella soprannaturale: i vampiri erano, infatti, considerati da Calmet dei veri e propri demoni, che conservavano dopo la morte una vera esistenza. Essi erano in grado di uscire dalle bare attraverso dei fori praticati sulla bara, probabilmente smaterializzandosi e rimaterializzandosi, e quindi andavano tra i vivi in caccia del sangue necessario per proseguire la loro immon...

Read the whole post...



Tags:
vampiri
Comments: 0 | Views: 18Last Post by: Minerva61 (14/8/2009, 22:13)
 

B_NORM    
view post Posted on 14/8/2009, 21:50 by: Minerva61Reply
image

I Vampiri e Il simbolismo dei denti


Sto leggendo un libro che tratta del vampirismo e ho trovato molti argomenti, a parer mio, molto interessanti quindi voglio proporli anche a voi... questo pezzo che vi citerò qui sotto tratta della simbologia dei denti sia per gli umani che per i Vampiri... un argomento che mi affascina e mi incuriosisce... dategli una lettura e ditemi cosa ne pensate



Il simbolismo dei denti


Evidentemente le chiavi di lettura per cercare di penetrare l’universo simbolico del dente sono numerose e conducono verso interpretazioni diversificate che però presentano livelli culturali certamente non privi di fascino e ricchi di stimolanti occasioni di approfondimento.
La presenza di collane realizzate con zanne e rinvenute nelle tombe del Paleolitico lascerebbero presupporre l’esistenza di una sorta di sacralizzazione dei denti, il cui forte potere distruttivo, nella coscienza preistorica, era per così dire rimasto all’interno di un incisivo strappato a una vittima feroce.

Osservando gli atteggiamenti rituali che la cultura ha creato intorno ai denti, notiamo sostanzialmente tre espressioni simboliche ben definite:
a) i denti personali venivano considerati provvisti di una loro energia vitale, quasi di immortalità, e di conseguenza non erano dispersi;
b) i denti di altri uomini (uomini o animali) erano usati per il loro contenuto (forza, potere, legame con la divinità), quindi una sorta di naturale evoluzione del punto a;
c) funzione iniziatica


Il punto a presenta caratteristiche che sono piuttosto note e hanno mantenuto una loro solidità nel tempo, risultando ancora oggi presenti, se pur con atteggiamenti diversi, nella nostra cultura occidentale. Ci riferiamo a quella sorta di tabù che consiglia di non buttare mai via i denti. In molte culture questa regola ha assunto una valenza quasi religiosa, al punto che denti, unghie e capelli erano sempre conservati in buche o anfratti, per fare in modo che il legittimo possessore, quando fosse morto, potesse recuperarli.

Prendiamo, ad esempio, il caso della tradizione insegnata ai bambini di nascondere sotto un bicchiere il dente da latte appena caduto, perché il topino o il ragnetto, durante la notte, lo preleveranno lasciando al suo posto un piccolo dono.
Al di là del valore ludico rivestito da questa forma popolare di mitologia relegata oggi al solo livello infantile, esiste comunque una memoria rituale più antica, che affonda le proprie radici ancora nella magia.
In molte culture si credeva che la caduta dei denti fosse una forma di punizione divina, in...

Read the whole post...



Tags:
vampiri
Comments: 0 | Views: 28Last Post by: Minerva61 (14/8/2009, 21:50)
 

B_NORM    
view post Posted on 14/8/2009, 02:49 by: Minerva61Reply

CACCIATORI DI VAMPIRI



image



Di questi ultimi tempi, un numero sempre più folto di elementi dediti all’occultismo, passa le notti nei cimiteri abbandonati nella speranza di catturare un vampiro. Questa “moda” ha talmente attecchito che un cimitero londinese ha dovuto installare un sistema speciale di protezione per salvaguardare le tombe. Le lapidi sormontate dalle croci che si trovano in questo piccolo cimitero vengono imbiancate a tratti dalla luna spettrale che entra ed esce dalla coltre di nubi che oscura il cielo. Un pipistrello sta svolazzando tra gli alberi e la guglia della chiesetta qui accanto.
È mezzanotte e una civetta sta lanciando il suo lugubre grido. È proprio la notte adatta per andare a caccia di vampiri ed eccomi qui, accoccolata tra le tombe, a strisciare tra le lapidi che sporgono sopra di me e che, in questo momento, mi sembrano una cornice di denti. Non sono sola. Al mio fianco c’è Mark, 24 anni, lava-vetri di professione e cacciatore di vampiri per hobby, egli fa parte di quella schiera sempre più numerosa che ama questo tipo di escursioni di mezzanotte portandosi dietro delle croci appuntite che hanno lo scopo di trapassare il cuore del vampiro.
Tra i loro ferri del mestiere vi è anche l’aglio, per soffocare l’istinto del vampiro qualora dovessero incontrarne uno, ed un pugnale d’argento benedetto per respingere gli attacchi di queste creature delle tenebre. Ciò dimostra che sia Mark che i suoi colleghi prendono terribilmente sul serio la caccia al vampiro.

Prima di iniziare a studiare questo fenomeno alquanto anomalo, ero più che convintoache questo genere di persone si restringessero ad una cerchia ben limitata e che, in tutti i casi, non trovassero un serio riscontro da parte dell’opinione pubblica e invece, come ho già detto, nei cimiteri abbandonati diventa sempre più frequente la loro apparizione. Ma c’è di più, pensate che l’anno scorso, di questi tempi, un giovane londinese di nome David Ferranti fu accusato di aver profanato delle bare nel cimitero di Highgate. La corte lo assolse quando questi spiegò che era un cacciatore di vampiri. Il citato cimitero di Highgate, dove è sepolto Marx, ha una discreta reputazione quale terreno di caccia del vampiro, altrettanto dicasi per tanti piccoli cimiteri dell’Inghilterra, specie nel West Country e nel Sussex: Secondo gli studiosi di magia nera, il West Country ha sempre esercitato, per qualche misteriosa ragione, un forte fascino sui necrofili, fantasmi e adepti delle sette sataniche mentre il Sussex si caratterizza dalle altre regioni per essere stato l’ultima zona dell’Inghilterra ad accettare il cristianesimo. Ma tracce di r...

Read the whole post...



Tags:
vampiri
Comments: 0 | Views: 14Last Post by: Minerva61 (14/8/2009, 02:49)
 

B_NORM    
view post Posted on 14/8/2009, 02:37 by: Minerva61Reply

INIZIAZIONE DI UN VAMPIRO





image
Il vampiro può originarsi solo da un uomo totalmente identificato nel suo corpo di carne, nelle sue emozioni, nei suoi pensieri. Si tratta di un individuo che non "sente" la sua anima; per lui essa rappresenta solo un concetto mentale, una possibilità e nulla più. La sua paura della morte è dunque più che mai giustificata: essendo la sua coscienza imprigionata nell’apparato psicofisico, egli perirà con esso.

Un uomo del genere sarebbe disposto a qualsiasi cosa pur di riuscire a prolungare la propria esistenza terrena. Conscio di dover morire, egli aspira disperatamente all'immortalità e ai piaceri che la materia può offrire!
Il paradosso è proprio questo: il suo folle attaccamento alla vita e ai piaceri terreni, il suo voler prolungare l'esistenza materiale a tutti i costi... è ciò che rende sempre più sicura la sua futura morte, in quanto tali comportamenti imprigionano la sua coscienza nella personalità mortale. D’altra parte un comportamento altruistico, la compassione e il perdono lo porterebbero sempre più vicino alla sua anima immortale. Egli vuole allora poter sopravvivere in qualche modo alla inevitabile dissoluzione del corpo fisico pur non operando una reale “sintesi con l’anima”, risultato, quest’ultimo, che è possibile ottenere solo intraprendendo un sentiero di risveglio spirituale che conduce alla vera immortalità.

A questo punto, l’unico modo che ha di farlo è cercare di sopravvivere nel « corpo astrale », un involucro sottile che avvolge il corpo fisico e nel quale trasferiamo la nostra coscienza sia durante il sogno (infatti è anche conosciuto come « corpo di sogno ») che dopo la morte. Questo corpo è, per intenderci, quello che talvolta compare ai viventi in forma di fantasma.
Portando la propria coscienza nel corpo astrale non si consegue una reale immortalità, poiché anch’esso è costituito di materia – sebbene più sottile di quella a cui siamo abituati – e quindi è destinato a consumarsi con il tempo; tuttavia permette all’essere umano di sopravvivere, per un tempo indeterminato, alla sparizione del corpo fisico. Il corpo astrale lo abbiamo tutti, infatti lo utilizziamo per viaggiare durante le esperienze di sogno, ma solo pochi di noi sono in grado di utilizzarlo coscientemente come involucro per spostarsi anche in stato di veglia e compiere i cosiddetti « viaggi astrali ».

Ciò implica che, alla stessa maniera, pochi di noi saranno in grado di usarlo coscientemente dopo l’esperienza della morte. Ci ritroveremo nel corpo astrale, ma ne avremo la stessa padronanza che u...

Read the whole post...



Tags:
vampiri
Comments: 0 | Views: 32Last Post by: Minerva61 (14/8/2009, 02:37)
 

B_NORM    
view post Posted on 14/8/2009, 02:30 by: Minerva61Reply

VAMPIRI ED OCCULTISMO





image
Affinché si possa condurre uno studio scevro di pregiudizi circa i vampiri, è innanzitutto necessario spazzare via dalla propria mente il concetto che essi facciano parte di antiche superstizioni o che siano nati dalla fantasia degli scrittori. I vampiri sono sempre esistiti ed esistono tuttora. Già all'interno di necropoli preistoriche sono stati rinvenuti cadaveri che recano delle pietre piantate nel corpo, ciò fa supporre la credenza in quei popoli che taluni individui potessero tornare dall'aldilà qualora non venissero uccisi secondo un ben preciso rituale.

Che la tradizione dei vampiri tragga origine dalla vita del conte Vlad Tepes (1430-1476), detto l'impalatore, a cui il romanziere Bram Stoker si sarebbe ispirato per la sua opera "Dracula" (1897), rappresenta quindi una grossolana falsità. Su alcune iscrizioni tombali persiane risalenti al 2300 a.C. è raffigurato un uomo che lotta contro un mostro intenzionato a succhiargli il sangue. La stessa tipologia di reperti compare già nel VII secolo a.C. anche in Cina, Assiria, presso i Maya, gli Indiani, i Polinesiani ed anche presso i discendenti dei Vichinghi. Le coincidenze tra le svariate testimonianze di popolazioni così distanti e diverse tra loro per cultura e credenze religiose dovrebbero far riflettere anche quegli studiosi intellettualmente microdotati che di norma affrontano l'argomento negando l'esistenza effettiva del fenomeno.

È possibile studiare i vampiri solo se si posseggono le corrette informazioni di matrice occulta riguardanti il corpo astrale e la vita dell'individuo dopo la morte. Si noti per inciso che l'irlandese Bram Stoker, occultista di una certa fama, era affiliato alla Golden Dawn (tale affiliazione è segnalata ne "Il mattino dei maghi", di Pauwels e Bergier), società esoterica di cui fecero parte molti personaggi in vista del tempo, tra cui ricordiamo il poeta simbolista William Butler Yeats, il Gran Maestro Samuel Liddel Mathers (meglio conosciuto come Mc Gregor Mathers), Arthur Machen, Thomas S. Elliot, Algernon Blackwood, Rudyard Kipling... e il noto mago/occultista Aleister Crowley, che negli anni successivi avrebbe riportato in auge la magia cerimoniale.

Stoker possedeva dunque il genere di conoscenze indispensabili al fine di trattare l'argomento secondo il rigore delle scienze occulte. Compì inoltre una meticolosa ricerca sulle leggende e le antiche tradizioni popolari, e infine si ispirò alla figura del conte Vlad per ammantare di nobiltà e di storicità il suo personaggio, m...

Read the whole post...



Tags:
vampiri
Comments: 0 | Views: 27Last Post by: Minerva61 (14/8/2009, 02:30)
 

B_NORM    
view post Posted on 14/8/2009, 00:48 by: Minerva61Reply

Letteratura horror





La letteratura dell'orrore o horror è quella branca della letteratura fantastica votata alla rappresentazione di situazioni che provocano orrore o paura nel lettore.
Quanto ai connotati stilistici, una narrazione si può definire a carattere horror quando fa uso in maniera preponderante della tecnica letteraria della suspence, ovvero il lento insinuarsi di un dubbio o la lenta rivelazione di verità agghiaccianti nell'animo di chi legge.

La letteratura dell'orrore è classificata anche sotto varie altre definizioni: dalle più comuni, come "terrore", "nero", "gotico", in parte anche "soprannaturale" e "di fantasmi", ai termini inglesi horror, weird, ghost story e, infine, splatter per riferirsi alla tendenza, iniziata a metà degli anni anni Ottanta, nella narrativa ma anche nei fumetti, di mettere in mostra sangue, efferatezze e crudeltà corporali.

Le sue origini, pur considerando che storie "paurose" sono sempre esistite nella letteratura di tutti i tempi, sono fatte risalire a "The Castle of Otranto "(1764) di Horace Walpole, capostipite della narrativa gotica caratterizzata da cupi manieri, scene di tregenda, delitti, rapimenti, passioni sfrenate, apparizioni misteriose, risolte però quasi sempre in maniera naturalistica. Seguirono, tra gli altri, "The Mysteries of Udolpho" (1794) di Ann "Radcliffe e Ambrosio, or The Monk" (1796) di Matthew G. Lewis, anch'essi ambientati in Italia.

Il primo romanzo gotico statunitense viene considerato "Wieland" (1798) di Charles Brockden Brown.
Man mano che gli elementi naturalistici e razionali vengono messi da parte, cominciano a prendere il sopravvento lo spiritico e il demoniaco con il tedesco E. T. A. Hoffman: "Elixiere des Teufels",del 1815-16);
il soprannaturale e l'orrore interiore con il già citato statunitense Edgar Allan Poe, la cui prima storia è "Metzengerstei"n, del 1832.

Anche la scienza, però, può produrre terrore e paura: "Frankenstein" (1818) di Mary Shelley, viene considerato da alcuni critici come il primo romanzo di "fantascienza", ma è allo stesso tempo un classico dell'orrore.
Magia ed esoterismo raggiungono l'apice con "Zanoni" (1842) di Edward Bulwer-Lytton, e la lotta interiore fra Bene e Male con "The Strange Case of Dr Jeckyll and Mr Hyde" (1888) di Robert Louis Stevenson.
Il satanismo moderno è descritto in "Là-bas" (1891) di J. K. Huysmans; il mito del vampiro diviene popolare con "Dracula " (1897) di Bram Stoker; i fantasmi sono nobilitati da Henry James in "The Tu...

Read the whole post...

Comments: 0 | Views: 14Last Post by: Minerva61 (14/8/2009, 00:48)
 

B_NORM    
view post Posted on 25/7/2009, 12:43 by: Minerva61Reply
image
Oggi si sente parlare spesso di vampiri, la fiction, la letteratura, gli stessi media ci bombardano con storie di “revenants” più o meno attuali che affondano le loro radici in antiche paure dell’uomo, remoti tabù che ancora oggi ritroviamo nel folklore popolare.
Prima di definire i “vampiri” dobbiamo soffermarci su quell’antico retaggio culturale che ancora fa capolino tra le nostre vite la Necrofobia (da necros morte e phovos paura).
Da sempre l’uomo ha avuto timore dei propri trapassati, come testimoniano antichi detti popolari come il famoso “i morti portano morte”, nascono così tutta una serie di rituali, da cui poi trae origine quello funebre, che aveva proprio lo scopo di relegare i morti nell’aldilà e di ucciderli una seconda volta. La necrofobia non è del tutto inspiegabile, nel passato infatti molti erano i casi di morti “misteriose” legate a qualche malattia non ancora conosciuta che poi, dopo la prima vittima si diffondeva tra i vivi e così il collegamento al morto come “revenant”, l’untore, non era del tutto ingiustificato.
In realtà dovremmo distinguere la necrofobia rituale, cioè legata proprio a credenze sull’aldilà e sul defunto da una necrofobia successiva diciamo altomedioevale, che, comunque appoggiandosi ad antiche credenze era legata a malattie o epidemie che poi hanno fatto nascere il mito del vampiro o Nosferatu , il “non morto” come oggi lo conosciamo.
La stessa possibilità del vampiro di trasformarsi in animali quali topi o pipistrelli è successiva, mai ipotizzata dal razionale uomo primitivo, e proprio legata al fatto che questi animali avevano la caratteristica di diffondere le epidemie e così il morso di un topo portava al contagio e alla sua associazione con la creatura misteriosa. Le malattie infettive e le strane morti diventano così attributi del nuovo “vampiro” , tubercolosi con perdite di sangue dalla bocca, rabbia, fotofobia, morti apparenti, disturbi mentali, bronchiti e polmoniti diventano le nuove caratteristiche dei non morti, creando un netto distacco con le tradizioni antiche.

image
Un esempio è la protoporphyria crythropoietica, malattia che colpisce i globuli rossi rendendo i soggetti affetti impossibilitati ad esposizioni solari, e non del tutto rara durante il medioevo soprattutto in area slava a causa di dai matrimoni consanguinei tra i nobili locali e forse per questo motivo, proprio perchè fortemente “colpiti” da questi strani eventi, questi paesi han conservato una memoria vampiresca più sviluppata che in altri luoghi. Lo stesso termine “vampiro” è relativamente recente e di origine slava, legato alla radice “pi” cioè stregone e al verbo “wempti” che significa bere.
La paura della luc...

Read the whole post...



Tags:
vampiri
Comments: 0 | Views: 17Last Post by: Minerva61 (25/7/2009, 12:43)
 

B_NORM    
view post Posted on 25/7/2009, 12:41 by: Minerva61Reply
image
Il legame fra il sangue e la vita

Una teoria tra le mura del monastero di Lione Il mistero che lega il vampirismo al sangue, in un abbraccio quasi magico, indissolubile, rappresenta un campo d'indagine molto attraente per chi si occupa delle creature della notte, o per chi, semplicemente, ne è affascinato. Vi sono importanti riferimenti già nelle Sacre Scritture sul nesso tra sangue e vita. Nel Levitico, ove si enunciano i rituali e i sacrifici secondo l'antica religione veterotestamentaria, è scritto: - Il Signore disse a Mosè:" Questa è la prescrizione perenne per le vostre generazioni: non dovrete mangiare né grasso né sangue.
Poiché la vita della carne è nel sangue. Perciò vi ho concesso di porlo sull'altare in espiazione per le vostre vite; perché il sangue espia, in quanto è la vita. - Come è facile intuire, questa proibizione assoluta di nutrirsi del sangue è in aperto contrasto con quanto si sa essere caratteristico del vampirismo. Il passo biblico più famoso, però, è tratto dal Genesi e si riferisce ovviamente a Caino e Abele. Oltre ad essere suggestivo, questo passo mostra una cosa molto interessante per l'argomento che stiamo trattando: - Il Signore disse a Caino: " Dov'è tuo fratello Abele?" Egli rispose: " Non lo so. Sono forse il guardiano di mio fratello?" Allora il Signore disse a Caino: " Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo! Ora sii maledetto, lungi da quel suolo che per opera della tua mano ha bevuto il sangue di tuo fratello"…Disse Caino al Signore: " Troppo grande è la mia colpa per ottenere perdono? Ecco, tu mi scacci e io mi dovrò nascondere lontano da Te; e chiunque mi incontrerà mi potrà uccidere". Ma il Signore gli disse: " Però chiunque ti ucciderà subirà la vendetta sette volte!" E impose a Caino un segno, perché non lo colpisse chiunque lo avesse incontrato". - Il suolo ha bevuto il sangue di Abele per opera della mano di Caino. E la voce del sangue grida dal suolo.
Sono due passaggi estremamente interessanti. Tanto è considerato il sangue depositario del segreto della vita, da aver la capacità di "gridare" dal suolo, ovvero di testimoniare la propria sorte e di chiedere il giusto riscatto. Ma come è possibile che si dia tanta importanza ad un elemento corporeo quale è il sangue? La Bibbia non chiarisce in maniera esplicita questo mistero, molto probabilmente perché è un mistero e in quanto tale non va diffuso: non ve n'è bisogno alla luce della legge divulgata da Mosè. Molto di più si dice nel Nuovo Testamento: il sangue dell'Agnello ha la capacità di mondare tutti i peccati e questo perché il sangue è la vita. Si tratta però di una vitalità, quella del sangue, che de...

Read the whole post...



Tags:
vampiri
Comments: 0 | Views: 33Last Post by: Minerva61 (25/7/2009, 12:41)
 

Search: